Pronunciamo parole. Parole che possono essere come un abbraccio o come una mannaia. Usiamo le parole con noncuranza parole vuote, piene, di odio, di amore… Ma cosa c’è dentro a quelle parole? Ci siamo noi!
Parole che ci presentano, rappresentano, raccontano di noi. Molte volte ci nascondiamo dietro a parole con la quali amplifichiamo la maschera che portiamo. Parliamo senza guardare negli occhi, senza gesti… Senza vederci.
Diamo parole senza renderci conto che chi le riceve e le accoglie riceve qualcosa di noi che crea un disagio, una gioia, un movimento…
Le parole vanno usate con cura, sono doni preziosi. Doniamo questa parte di noi e cerchiamo di farlo coscienti che chi le riceve imparerà, cambierà, si scalderà, sentirà freddo… quando sono necessarie vanno dette… consapevoli che una parola detta crea energia dentro e fuori di noi.
Una parola non detta ma che doveva “uscire” invece si annida in noi e cresce, si amplifica e può creare danni, belle o brutte che siano. Non teniamole, consegniamole a qualcuno che saprà accoglierle. Consegniamole al vento. Consegniamole all’universo. Urliamo gioia e dolore, non lasciamo che cadano e si rompano dentro di noi.
Riceviamo parole di qualsiasi natura, prendiamole, sono semi, qualcuna di queste non merita di essere piantata ma altre vanno curate e fatte fiorire.
Parliamo con sincerità, con verità, che siano parole dette a gran voce, dette in silenzio con uno sguardo o con un gesto… Parliamo, condividiamo e accogliamo.