Sono nato qui in questo recinto, quando ero un cucciolo mi sembrava così grande, ero insieme alla mia mamma e ai miei fratelli… Poi sono rimasto io, insieme ad un’altra compagna, così è stato deciso… Non mi manca niente credo, ho da mangiare, vivo nel mio habitat…
Vi vedo ogni giorno, guardarmi, vi divertite, mi trovate possente. Non avete paura di me, perché dovreste, sono qui in un recinto, se tocco quei fili fa tanto male, mi danno una scarica elettrica. Così voi siete protetti e io non posso scappare… Io qui ho tutto perché dovrei scappare, questa è la vostra giustificazione… Però io dentro di me sento che non ho tutto… Io non ho niente… Mi manca la natura, quella selvaggia, mi manca il dover cacciare del cibo, il dover lottare per accoppiarmi… Mi manca la libertà!
Voi mi guardate e non vedete e non sentite che io in realtà sono morto, sono morto dentro, perché mi avete portato via la cosa più importante…
Ma guardate dentro i miei occhi, guardateli, c’è solo dolore, guardateli vi stanno chiedendo pietà, io sto morendo dentro ogni minuto che passa, una goccia di vita che esce, goccia dopo goccia. GUARDATEMI, guardatemi veramente, guardatemi con il cuore… Guardate, io sto soffrendo… io sto morendo… I miei occhi si stanno spegnendo, sotto i vostri occhi, nelle vostre foto, fermatevi ad ascoltare il mio dolore, ascoltate cosa ho da dirvi… Io non sono un orso, io sono un pezzo di carne tenuto in vita per il vostro divertimento. Ma io ho un’anima come la vostra che chiede di poter essere libera!!
Immaginami libero, felice, a camminare nei boschi… Insieme…