Quando abbiamo il vuoto dentro perché non sappiamo più chi siamo, si crea un qualcosa che va oltre la solitudine, c’è come un mare in tempesta, che urla, si infrange dentro, contro il confine del corpo e cerca di prendere una forma, quella forma a volte si riesce a percepirla con il contatto con poche, pochissime, persone…. Poi se stiamo insieme ad altri, ci accorgiamo che ci sentiamo ancora più soli, perché quella impercettibile forma che sta crescendo e venendo alla luce, non si ritrova e quindi ricade, come quando cade per terra un bicchiere pieno d’acqua e si rompe…

A quel punto raccogliamo i mille pezzetti di vetro, asciughiamo l’acqua e ricominciamo…

Abbiamo un vago ricordo di quella forma e cerchiamo di ripartire da lì, di modo ché ogni volta sia sempre meno invisibile ai nostri occhi…

Un giorno quella forma, la nostra nuova identità, il nostro Vero IO… riuscirà a svelarsi a noi e agli altri senza aver paura di perdersi e di infrangersi in mille pezzi…

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