Quanto fa male vivere chiusi in una gabbia? Dopo aver provato cosa si prova a vivere liberi, con i propri ritmi, in mezzo a persone e luoghi che ti fanno stare bene, come si può tornare ad una vita che ti obbliga a essere qualcosa che non sei?
Ognuno di noi almeno una volta ha provato questa magica sensazione di essere nel posto giusto, di essere esattamente se stesso nella sua più pura espressione. Se questa magia non è una cosa che proviamo nella quotidianità, che vita è? In realtà non è vita, è sopravvivenza perchè se dobbiamo essere “qualcos’altro” che non ci fa stare bene vuol dire che non siamo nel posto giusto, non siamo con le persone giuste. Tutti i giorni dobbiamo recitare un ruolo, che sia al lavoro, in famiglia, con gli amici, che piano piano ci distrugge, che porta a perdere Noi stessi.
Poi di notte, al buio, da soli, stringiamo forte il cuscino e ricacciamo indietro le lacrime dirompenti che la nostra anima incatenata cerca di far uscire per farsi ascoltare.
Bisogna trovare la forza per aprire la gabbia e uscire, per ribaltare tutto ciò che ci limita nell’esprimere chi siamo.. La forza non è una forza bruta perchè la porta della gabbia è aperta, la forza sta nel non lasciare che sia l’idea di noi, proiettata da ciò che ci circonda, ad avere la meglio. Bisogna alzarsi e lasciare che ci si possa esprimere, se non vogliamo più essere mariti, mogli, madri, padri, casalinghe, lavoratori frustrati che lavorano solo per i soldi, dobbiamo dire basta e buttare tutto all’aria perchè la serenità e la pace di Noi stessi sono l’unica meta di questa vita….di tutte le vite.