Alzare lo sguardo e guardare lontano senza sapere dove si sta andando crea un attimo di stordimento… l’ignoto… quanta preoccupazione per qualcosa che ancora non si conosce. La preoccupazione è così tanta che in questo modo non si riesce a godere del presente, non si riesce a viverlo, a vederlo, a capirlo, quanta difficoltà stare nel qui e ora. Qui in questo preciso istante, quanto è difficile sentire realmente quello che si prova, quello che si percepisce, quello che si vede. Forse, invece di alzare lo sguardo al futuro bisognerebbe ogni tanto volgerlo al passato per vedere come si era…. si sta effettivamente facendo un cammino? Oppure siamo seduti a bordo strada in attesa di un cambiamento? Il cammino non ha una velocità, ognuno ha la sua capacità di camminare, a volte veloce, a volte lenta, a volte c’è bisogno di fermarsi. A volte si è soli, maledettamente soli, a volte si incontra qualcuno con cui condividere quel pezzo, magari per sempre, a volte, invece, questo qualcuno ci lascia…

Una cosa è certa, se non guardiamo al nostro passato con consapevolezza, lui tornerà, di nuovo e ancora, finchè, non si è imparato quel qualcosa che ci potrà aiutare a vivere il presente in maniera differente, non più giusta, solo differente, a volte ci aiuterà a proseguire il nostro cammino più leggeri, ad avere un passo più spedito oppure ci insegnerà a fermarci un attimo per godere del panorama…

Sicuramente se impariamo da tutto ciò che incontriamo sul nostro percorso, potremo smetterla di preoccuparci del futuro perchè l’ignoto diventerà la parte stimolante, l’avventura, perchè la vita è la più grande avventura che possiamo vivere, la nostra vita è l’unico “film” di cui noi possiamo essere i veri protagonisti e nello stesso tempo i veri registi, decidendo noi come girare le scene…..e le scene migliori sono quelle non preparate a tavolino, ma quelle che nascono spontanee.

Potrebbe anche interessarti...